Ad esempio dalla radice trilittera D - R- S, da cui deriva il verbo "darasa=studiare", con l'aggiunta di una MIN all'inizio e una TAH MARBUTAH alla fine si ha "madrasa=scuola".
*nota: le lettere servili sono quelle presenti nella frase "ANTA MUSA" (أنت موسى ) + tah marbutah + yah
Il bello avviene quando uno studente "alle prime armi" si imbatte in un termine quale "waswasa" ( وسوسة ). Se ci si è soffermati solo sulla regola delle 3 radicali, sarebbe ovvio ricercare la parola sotto "WAW-SIN-SIN" oppure sotto "SIN+WAW+SIN".
Ecco qui che spuntano i verbi quadrilitteri.....
I verbi quadrilitteri, in arabo, generalmente nascono:
1) da radici trilittere, mediante l'aggiunta di una quarta lettera (liquida o sibilante).
Es: da زَحَفَ "(zahafa)= strisciare a carponi" si ha con l'aggiunta di una LAM زَحْلَفَ "(zahlafa)= rotolare".
2) da radice bilittera ripetuta per indicare la ripetizione del suono o movimento.
Es: وَسْوَسَ (waswasa)= bisbigliare.
La particolarità dei verbi quadrilitteri è che, per lo più, indicano:
* movimenti, tipo "il vestirsi", "il traslare", "atto del terremoto";
* suoni onomatopeici, in particolar modo i versi di alcuni uccelli e i loro rispettivi nomi.
Il verbo della categoria dei movimenti più consono a questo blog è TARJAMA ( تَرْجَمَ ), ovvero "tradurre", in quanto la traduzione è un movimento da una lingua all'altra.
Invece, per la seconda categoria, possiamo ammirare questa foto:
Il numero 6 è una Upupa: in arano, HUDHUD ( هدهد );
Il numero 12 è una Gazza: in arabo, 3AQ3AQ ( عقعق );
Il numero 16 è un Fringuello: in arabo, BIRQISH ( برقش );
Il numero 17 è una Cinciallegra: in arabo, QURQUB ( قرقب ).
In questa foto abbiamo anche un termine di ben 5 radicali(in arabo pochissimi termini, seguono le regole dei quadrilitteri):
il numero 25 è un Usignolo: in arabo 3ANDALIT ( عندليت ).
E questo è tutto....Spero vi sia piaciuto questo tema!
Alla prossima
إلى للقاء
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